CRIF Rating Agency rende noto che il rating non sollecitato “BB” assegnato a Telecom Italia SpA il 6 settembre 2013 continua a essere rappresentativo del merito creditizio dell’emittente, anche a fronte delle recenti operazioni pianificate ed implementate dal Gruppo.
CRIF Rating Agency ritiene che le misure volte al rafforzamento patrimoniale (in particolare la cessione della partecipazione di controllo in Telecom Argentina per USD960 milioni, la valorizzazione delle torri in Italia e in Brasile e del multiplex di TI Media Broadcasting e l’emissione di un prestito obbligazionario subordinato a conversione obbligatoria con scadenza 2016) non contribuiranno significativamente alla riduzione dell’indebitamento di Gruppo e al conseguimento degli obiettivi di deleverage confermati nel nuovo Piano Industriale 2014-2016.
I risultati conseguiti nei primi nove mesi del 2013 continuano a essere influenzati negativamente dalla situazione economica e dall’elevata pressione competitiva del mercato domestico, confermando il trend di flessione del fatturato e dell’Ebitda margin di Gruppo (rispettivamente -7,6% e -10,5% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente). La Posizione Finanziaria Netta a settembre 2013 continua a confermare la forte dipendenza dalle fonti di finanziamento di terzi, senza subire significative riduzioni (€28,2 miliardi contro €28,3 miliardi circa a dicembre 2012).
Data la persistente debolezza della BU Domestic e la recente cessione della partecipazione di controllo in Telecom Argentina, CRIF Rating Agency non prevede rilevanti miglioramenti nella capacità di generare flussi di cassa a copertura degli investimenti e al sostegno del deleverage nei prossimi esercizi.
CRIF Rating Agency terrà sotto stretto monitoraggio i risultati dei prossimi due trimestri (Bilancio Consolidato 2013 e prima trimestrale 2014) anche in considerazione del perdurare dell’incertezza sulla governance e sull’assetto societario del Gruppo.
Andrea Maurizzi
Responsabile pubblicazioni
CRIF
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