Incontro martedì al Viminale per discutere sulle possibili norme che saranno inserite nel disegno di legge
ROMA - Nessuna censura, niente leggi speciali ma strumenti a disposizione dei magistrati per intervenire in caso di reati.Sono le linee annunciate dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, per il disegno di legge sul Web che andrà in Consiglio dei ministri a metà gennaio. Per approfondire e discutere le linee di intervento, Maroni ha deciso di avviare un confronto diretto con chi opera nel mondo di Internet.
Martedì alle 15 incontrerà al Viminale i rappresentanti delle società che forniscono connettività e servizi in Rete, i rappresentanti delle associazioni di categoria e i rappresentanti dei più importanti social network per esaminare le misure allo studio del governo volte a contrastare i delitti di istigazione a delinquere e di apologia di reato commessi per via telematica. Alla riunione interverrà, in conference call, anche il responsabile delle politiche europee di Facebook, Richard Allan.
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